E' partita una tradotta

Inno del reggimento GG.FF. , giovani fascisti che combatterono a Bir-el-Gobi

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E' partita una tradotta

E' partita una tradotta,

tutta piena di diciott'anni,

visi freschi, cuori spaccati

dalle granate dell'allegrìa.

Hanno preso la via del mare

questi giovani in grigioverde

col prurito nelle mani

e l'amore nei tascapani.

L'han chiamato "Il Battaglione

del figliol... di mamma mia!"

Fà una pernacchia e tira via

perchè c'è sempre qualche frescone...

Mamma mia, ma col moschetto,

bacio in fronte, te l'ho detto

salutando alla stazione,

questo è quello della mitraglia;

mamma mia, ma col pugnale,

chè la guerra non è finita,

scaglio l'anima nella partita,

lasciala andare dove vorrà.

I diciott'anni li consumiamo

tra la gavetta e le scarpinate,

poi verrà l'ora che batte il cuore

quell'ora santa delle legnate.

O Battaglione di primavera

dove si ferma nessun lo sa.

Ed ora andiamo oltre i confini

Battaglioni di Mussolini!

28/9/2009 alle 21:5

maurizio

verso la prima strofa dice scaglio l anima, e alla fine dice ed ora andiamo oltre i confini battaglioni di Mussolini.